Ho concluso l’esperienza #AllenaMente e agricoltura omeointuitiva in collaborazione con AgriAton.
Tre workshop in Natura con Leopoldo Spessato, contitolare di AgriAton, assieme ad Eleonora.
Tre incontri durante i quali competenze e attitudini si sono mescolate per guidare i partecipanti verso una meta comune: la consapevolezza.
Attingendo a piene mani dalla Mindfulness, dalle tecniche di respirazione e facendoci coinvolgere da ciò che la natura ci comunica e che Leopoldo ha sapientemente spiegato, i partecipanti hanno avuto modo di acquisire consapevolezza.
Consapevolezza attorno a tre argomenti portanti:
- il lamento
- la respirazione
- il Mindful eating
Siamo partiti proprio dalla comprensione di che cosa è il lamento e dalla funzione sociale che svolge.
Abbiamo fatto il paragone di come la natura non si lamenta, ma trova costantemente la via.
E insieme abbiamo guidato i partecipanti a comprendere qual è il loro rapporto con il lamento, con quanta consapevolezza abita le loro vite e come utilizzarlo in senso proattivo e non limitante.
Chi mi segue sa che il mio claim è “allena la mente e non il lamento” e sa anche che il mio “perchè” non è eliminare il lamento, ma allenare le persone a farne buon uso.
Il lamento è un indicatore di stato. ci indica che c’è una situazione da indagare e ristrutturare.
La natura non si lamenta, ma accoglie e si adatta.
Dalla natura possiamo appunto imparare, quasi come nella pratica di una antica arte marziale, a gestire l’attacco, smorzandone la potenza.
Il mio compito, nel primo incontro dal titolo At-terra il lamento, è stato quello di consentire alle persone di andare via con una domanda in più e una risposta in meno. Mantenere l’abilità di farsi domande di qualità è un buon allenamento per ottenere risposte di qualità al momento giusto.
Nel secondo incontro dal titolo RespiriAmo, sempre in sinergia con Leopoldo e alternando momenti di ascolto della natura a momenti di pratica consapevole, i partecipanti hanno avuto modo di imparare alcune tecniche di respirazione.
Respirare è un atto naturale che nessuno ci ha insegnato a fare.
Nel corso degli anni, tuttavia, a causa di posture, atteggiamenti e situazioni di stress, tendiamo a limitare il potenziale benessere legato alla respirazione addominale. E la nostra respirazione si limita a brevi e veloci movimenti solo del torace.
Ecco perché è importante acquisire delle specifiche tecniche di respirazione.
Respirare in natura guidati da Leopoldo, ascoltando ciò che nel silenzio accade, è stato il valore aggiunto alle tecniche apprese.
Nell’ultimo incontro dal titolo Mindful eating abbiamo introdotto i partecipanti alla tecnica del Mindful eating, un approccio innovativo al cibo basato sulla Mindfulness che non prescrive cosa mangiare e cosa non mangiare, ma insegna come mangiare.
Non riesco ad immaginare luogo più adatto per parlare di questo argomento di AgriAton.
Guardare i colori e la consistenza dei prodotti dell’agricoltura sostenibile con metodo produttivo omeointuitivo che Leopoldo ed Eleonora curano con attenzione, riempie gli occhi di sensazioni molto particolari.
Il Mindful eating è un metodo di alimentazione consapevole: è la capacità di portare piena attenzione e consapevolezza all’esperienza alimentare e al cibo. Permette di diventare consapevoli dei nostri stati interni (sensazioni fisiche, emozioni, pensieri) relativi al mangiare, riconnettendoci con la nostra parte interiore.
E dopo esserci allenati a mangiare in modo consapevole, è necessario scegliere di alimentarsi con prodotti coltivati con un metodo produttivo consapevole. Leopoldo ed Eleonora sono un esempio che mi stupisce, emoziona, incuriosisce e che vi invito a conoscere.
La sfida professionale che Leopoldo mi ha lanciato in questi workshop è stata l’improvvisazione.
Argomenti generali concordati, ma nessuna condivisione di contenuti concordata.
Proprio come in natura non sai mai ciò che può capitare, anche questi workshop condotti a 4 mani sono stati così.
Sono certa che molti aspetti sono andati meglio di quanto previsto.
Sono altrettanto certa che molti altri aspetti si possono migliorare.
Quando si improvvisa si accetta il rischio.
Il rischio di “essere”.
