Il titolo di questo articolo è “AllenaMente: intervista a Laura Dalla Montà”.
Quello che questo titolo non racconta è che io, abituata a parlare in pubblico, per giocare ad armi pari avrei dovuto intervistare Laura non solo a bordo pista, ma mentre si allenava.
Solo così entrambe saremmo uscite dalla nostra comfort zone.
Banale dire che mi sarebbe stato impossibile.
Non nascondo che, quando Laura ha accettato di fare l’intervista nel campo di atletica leggera di Assindustria Sport Padova, ho provato una bella emozione.
Conosco molte delle sfaccettature del mindset di Laura e sapevo che quello che si accingeva a fare era prima di tutto qualcosa di sfidante.
Ti invito ad ascoltare tutta l’intervista e a scoprire, alla fine del video, come Laura si definisce.
Se è pur vero che bastano pochi secondi per determinare la prima impressione, è altrettanto vero che bisognerebbe avere la pazienza di sospendere il giudizio e comprendere come il mindset di un atleta si mescola con le sue caratteristiche.
Ho deciso di intervistare Laura Dalla Montà perché per me è un esempio di determinazione, coraggio e abilità nel trovare sempre la strada e il modo.
Laura è una atleta professionista, ma è anche una giovane laureata in ingegneria, un’insegnante e una zia.
Il suo essere ingegnere lo si nota anche nel suo approccio alla vita sportiva e non: pianificazione, incastri, ruoli, serietà.
Seguo, come Mental Coach, Laura con il mio metodo AllenaMente.
Anche a lei, come ad altri atleti con cui lavoro, è capitato di dover vincere la ritrosia e la diffidenza nell’affidarsi a uno Psicologo dello sport.
Attraverso l’esperienza di Laura voglio raccontarvi cosa vuol dire per me seguire un atleta, lavorare in team con l’allenatore, comprendere gli aspetti fisici, tecnici e tattici di ogni singolo sport e specialità.
Tutto ciò per decidere, in modo coordinato e nel rispetto delle differenti figure professionali che supportano un atleta, come rinforzare l’aspetto mentale utile alla performance.
La vita di un atleta non è priva di contrattempi o stop non pianificati che impattano sull’allenamento e sull’approccio mentale.
Laura, ad esempio, ci racconta nell’intervista come, in questo periodo, sta gestendo due sfide:
– il COVID-19, come tutti noi, ma che per lei, come atleta, ha avuto specifiche e soggettive implicazioni
– un infortunio capitato in un momento in cui tutto sembrava filare liscio.
Ed è ad esempio in queste fasi che il Mental coach e l’allenamento mentale raggiunto fa la differenza.
A questo punto Ti auguro buona visione e Ti aspetto sui miei canali social(Fb, IG) per ulteriori approfondimenti.