Il WE TALK con Barbara Franchin è stato comprendere che le parole hanno 4 dimensioni.
Barbara ti porta in un futuro che è già nel futuro.
Barbara Franchin è direttrice e supervisore di ITS – International Talent Support, piattaforma di scouting fondata nel 2002, che offre supporto, visibilità e opportunità a giovani designer provenienti da tutto il mondo.
Barbara dal 2016 è inclusa nel prestigioso elenco di Business of Fashion dedicato alle 500 personalità che influenzano maggiormente il mondo della moda in qualità di talent scout esperta in giovani designers.
Barbara è anche la persona che ha avuto la capacità, il coraggio e la tenacia di creare un team eclettico, dedicato e passionale: la “ITS Family”.
É una persona che declina con l’esempio la frase “io sono perché siamo”.
É la persona che dice “un sogno è anche fatica, ma la fatica condivisa ha un senso diverso, prezioso”.
Barbara ha deciso di vivere una vita con un senso e vivendo la sua vita ha trovato il modo di dare senso alla vita di tanti creativi del mondo.
Un sogno che realizza altri sogni.
Non può immaginare un altro modo di vivere se non andando verso la vita con la vita, perchè la vita è la stella che guida costantemente.
Barbara usa, con coraggio, l’aggettivo faticoso e lo sceglie con competenza e perizia linguistica ed emotiva al posto di difficile.
Sorprende ascoltare come Barbara racconta di non sentirsi comoda nella parola “vincitore”. E da qui traspare tutta la sua forza e resilienza, perchè per Barbara vincere è un atto quotidiano.
Le sfide sono veramente quotidiane.
Sfida, ad esempio nella sua grammatica interiore, è perdere la persone care e integrarle nella propria esistenza, con assenza fisica, ma con tutto ciò che hanno lasciato, compreso il non detto.
“Sfida è stato sentire come volevo vivere”.
Sfida è anche il creare dal nulla qualcosa che non esisteva. Far evolvere ciò che era in nuce da sempre, creando un luogo dove le persone possono stare insieme e celebrare la bellezza, propria ed altrui, usando la bellezza degli altri per scoprire la propria.
La sfida più grande è comunque vivere, vivere con passione!
E girovagando tra i pensieri dalla sfida si approda alla felicità, vissuta non come un momento, ma come un’attitudine, perché decidi di essere felice.
Barbara incarna perfettamente la frase di Virginia Satir: “La vita non è come dovrebbe essere. E’ quella che è. E’ il modo in cui l’affronti che fa la differenza”.
E nonostante le sfide, il suo sogno è compagno di vita.
La volontà di trasformare un desiderio in realtà è costante, nonostante le battaglie già perse e altre che saranno perse, nonostante le paure, che ci sono e sono tante.
E Barbara non ha timore nel parlare della sua più grande paura che descrive con queste parole: violenza, ignoranza e povertà di ogni genere.
Ma subito dopo Barbara in un gioco costante di compensazione e potenza riporta alla luce la più grande certezza: la vita, che è una meraviglia!
La vita è qualcosa che non sappiamo da dove viene, ma semplicemente c’è!
Ed è prezioso sentire come Barbara parla del suo rapporto con la fatica e la stanchezza.
La fatica è tanta e tante volte sovrasta anche la gioia per quello che fai. Ma è parte del percorso!
E ammette con serenità di non essere votata al sacrificio e al dolore, ma di essere consapevole che la fatica è parte del processo. Semplicemente ci vuole impegno e fatica nel costruire le cose.
E a Barbara capita anche di lamentarsi, ma il lamento è il termometro del suo limite!
Ed è così che nel suo dialogo interiore il “Non ce la faccio più”, si trasforma in “E che cavolo, ce la faccio!”
Il lamento è qualche cosa che lega al sentirsi inadeguati. Ma Barbara sceglie di trasformare il lamento in azione, di usare il lamento come una presa di visione del limite, per poi superarlo.
E tutte le persone che accompagnano Barbara nel viaggio di realizzazione del sogno, condividono questo rapporto con fatica e lamento.
Chi fa parte della ITS Family sono veri e propri compagni di viaggio. Sono amici, sono persone che Barbara stima a cui vuole bene.
Fedeltà al progetto, alla squadra: questo viene ancor prima delle competenze tecniche.
Semplicemente Barbara si fida di loro e loro si fidano di Barbara.
E ora?
Dal 2002 ad oggi sono stati archiviati e catalogati più di 15000 portfolio provenienti da 80 nazioni e tutto ciò darà vita ad ARCADEMY.
La potenza e la bellezza di ARCADEMY è data dall’affido volontario di questi pezzi con il mandato morale ed emotivo di conservare ogni progetto che i creativi hanno affidato a ITS.
Con questo sogno, ormai reale, Barbara e la ITS Family restituiscono un messaggio di rispetto e comprensione ai finalisti.
ITS ARCADEMY, costruita su 20 anni di esperienza ITS, coniugherà spazi espositivi ed accademici per risvegliare, promuovere e condividere la creatività a tutti i livelli. Avrà un’ottica inclusiva, circolare e transgenerazionale, nutrendo un dialogo ed uno scambio costante tra moda, design arte e cultura.
Chiudo questo viaggio con una frase di Barbara che ci ricorda che il rispetto per la bellezza la creatività e l’amore è un battito che non si ferma mai. E’ quell’onda creata dal sasso che getti nell’acqua e che non si ferma, ma va, va…
E soprattutto ricordiamoci di essere, come ci dice Barbara, irriducibili!
(Per le foto ringrazio Barbara Franchin e Multimedia ITS)
Guarda qui sotto il WE TALK – videointervista completa
MINUTAGGIO
0:00 Inizio WE TALK
1:18 Chi è Barbara Franchin
4:08 Il Sogno: la stella guida
7:32 Il senso della fatica
9:30 Il rapporto con le vittorie e le sfide
14:30 Il momento del cuore
17:27 La decisione di essere felice
22:45 Rapporto con fatica e stanchezza
26:22 Rapporto con il lamento
30:40 Compagni irrinunciabili di viaggio
35:50 Arcademy
48:45 Viaggio nel futuro
52:00 Chi sono i maestri e che cosa Barbara vuole lasciare di sè