Ho intitolato il WE TALK con Daniele Vecchioni “Normale o Naturale?”.
L’ospite di questo We Talk è Daniele Vecchioni: imprenditore, fondatore e ideatore del metodo Correre Naturale.
Conosco Daniele da un po’ di tempo perché l’ho scelto come coach.
Vivo da questo punto di vista privilegiato l’approccio che Daniele ha con la corsa e da qui è nato il desiderio di coinvolgerlo nel mio progetto di divulgazione WE TALK.
In questa videointervista ho avuto modo di scoprire alcuni suoi lati nascosti e comprendere che per Daniele la corsa non è scoperta, ma parte imprescindibile del suo essere.
La corsa è, infatti, parte di lui.
É un mezzo per ottenere risultati, per diventare l’uomo e l’imprenditore che è.
La corsa è per daniele vecchioni un salvagente.
Una compagna e una metafora di vita.
Dietro la corsa si nasconde il perché di Daniele e di Correre Naturale che può essere sintetizzato in un messaggio semplice quanto potente: riuscire a migliorare il mondo attraverso la corsa, lasciandolo migliore. Migliorare la vita delle persone insegnando a stare bene.
Quella di cui parla Daniele è una corsa diversa.
Non incentrata solo sulla performance, ma sulla naturalità della corsa stessa e sul benessere perché la performance è un risultato di un percorso che passa necessariamente dal benessere.
Correre Naturale è figlio di una scelta coraggiosa.
E’ un progetto che nasce da zero e dalla scelta di girare le spalle a ciò che poteva sembrare, agli occhi del mondo, una storia di successo e di prestigio garantito.
Nasce soprattutto dalla volontà di dare un senso compiuto a una domanda base: “Cosa sto facendo per sentirmi vivo e felice e cosa sto facendo per migliorare la vita degli altri?”.
É da questo pensiero che nasce la LWL, l’azienda che Daniele fonda con la sua compagna di vita Paola e che è l’acronimo di Life worth living: una vita degna di essere vissuta.
Daniele vecchioni con la sua testimonianza imprenditoriale mi consente di mettere il focus sulla differenza fondamentale che c’è tra avere tutto e avere il proprio tutto.
Ha saputo dire NO a un lavoro che pensava di desiderare. Quando si è trovato a viverlo ha compreso, con coraggio, che non era ciò che avrebbe voluto per tutta la vita.
Ha saputo riprendere in mano le sue scelte, cambiare direzione e andare verso ciò che realmente è il suo tutto.
Durante il WE TALK, Daniele ci racconta che questo non è stato certamente privo di sfide o fatiche, ma la fatica può avere dei gusti diversi.
Essere amara o dolce.
Da ogni esperienza Daniele ha saputo portare via un ingrediente utile che si è trasformato in tassello portante del suo mosaico. Ad esempio la capacità di sorridere alla vita alla faccia della stanchezza che alcune volte ti sega le gambe.
Ora può trovarsi a lavorare anche 14/16 ore, ma lo fa con un obiettivo chiaro, in un continuum tra lavoro e vita privata.
Nel lavoro e nella vita è affiancato da Paola che è la sua compagna di vita e socia.
Paola è per Daniele la complementarietà che si incastra in ogni aspetto.
Un rapporto, personale e professionale, caratterizzato da stima, rispetto, ascolto, intelligenza nell’affrontare i problemi, confronto costante, complementarietà.
Tornando alla corsa, Daniele ci porta ad abbandonare la velocità come parametro di successo e a scegliere la sostenibilità.
E’ da qui che si scopre che la velocità è una conseguenza della sostenibilità.
La corsa deve energizzare, non scaricare.
Questo non vuol dire che la velocità è sbagliata, ma non deve essere il core.
La corsa naturale è un allenamento al cambio di mindset.
É a questo punto che si fa strada una distinzione importante non solo nella corsa, ma nella vita in generale: “normale” è diverso da “naturale”.
Quando Daniele ha iniziato a occuparsi di corsa le persone consideravano normale farsi male correndo.
Poteva essere Normale farsi male. Normale inteso come usuale, ma secondo Daniele non era naturale. Nessun essere vivente si fa male nella normale funzione locomotoria.
Da qui è partito tutto lo sviluppo del suo metodo.
Il recupero della naturalità passa anche attraverso la capacità di farci le domande giuste che ci guidano a scoprire cosa è utile per noi e per la nostra salute.
Parlando di questo con Daniele mi è venuto spontaneo un parallelo con il mio ragionamento legato al lamento.
Definisco il lamento come naturale, perché è una naturale reazione fisiologica del nostro cervello quando le cose vanno diversamente da come desideriamo, ma deve diventare una spinta al miglioramento.
Come dice Daniele, se ci si lamenta più di una volta della stessa cosa è bene cercare la soluzione.
Il lamento è quindi uno strumento, non una condizione.
Grazie a questo WE TALK con Daniele Vecchioni definirò il lamento come normale, ma non naturale perché “madre natura non premia il lamento”, ma ci invita sempre a trovare soluzioni rispetto a ciò che ci sfida.
(Per le foto ringrazio Daniele Vecchioni)
Guarda qui sotto il WE TALK con Daniele Vecchioni dal titolo “Normale o naturale?”
MINUTAGGIO
0:00 inizio WETALK
1:50 cosa è la corsa per Daniele Vecchioni
4:40 il perché di Daniele Vecchioni
10:00 l’abilità di scegliere e l’abilità di lavorare al tuo tutto
21:00 cosa è la felicità per Daniele Vecchioni
24:00 equilibrio tra coppia e lavoro
33:00 la corsa come metafora di vita e cultura
40:00 velocità vs benessere
42:00 normale vs naturale
50:00 il lamento è naturale