Ho intitolato il WE TALK con Francesco Cannadoro, AKA Diario di un padre fortunato, e la moglie Valentina, “Caregiver: custodi di anima”.
Gli ospiti di questo WE TALK sono, infatti, Francesco Cannadoro: classe 1982 e Valentina, AKA La Mamma Vale, classe 1980.
Francesco è l’autore di due libri: #Cuciti al cuore. Diario di un padre fortunato” uscito nel Marzo 2019 e “Quanto mi servivi” uscito a Luglio 2021.
Il suo blog si chiama Diario di un padre fortunato.
É un content creator sul tema della genitorialità e disabilità.
La sua pagina social di Instagram conta, nel momento in cui scrivo, 76 mila follower e quella di Facebook 86.000 follower.
La mamma Vale è “la mamma Vale” cioè un’istituzione.
Ma chi sono soprattutto Francesco e Valentina? Sono i genitori di Tommi con la i.
Tommaso è nato a Luglio del 2014 con una patologia sconosciuta e degenerativa.
Il suo cervelletto progressivamente si atrofizza compromettendo lo sviluppo psicomotorio.
Con il tempo Tommi ha perso anche l’uso della vista.
Per questo oggi Francesco e Valentina sono anche i caregiver di Tommi.
Chi è un caregiver?
Non trovo parole migliori di quelle scelte da Francesco nel suo secondo libro “Quanto mi servivi” a pagina 13
“Non siamo semplici prestatori di cure, siamo custodi di anima, scambisti di vita.
Perchè la offriamo e la riceviamo in dono allo stesso tempo.
Siamo papà, mamme, nonni, fratelli e sorelle con la pelle strappata dalla carne all’altezza del cuore. Spesso sfiancato nel corpo e nello spirito, ma comunque propositivi e affaccendati, perché non possiamo permetterci il lusso di perdere terreno, nonostante le menomazioni dell’anima”.
Quando pensavo alle domande da fare a Francesco e Valentina durante il WE TALK mi sono sentita un po’ spiazzata perché avevo chiaro in mente il loro modo di raccontarsi #senzafiltri usando con coraggio, consapevolezza e senza retorica i loro social.
Non c’è domanda, argomento, aspetto che Francesco e Valentina non abbiano già affrontato e raccontato ai loro follower.
Questa intervista è stata per me emozionante.
Ho la consapevolezza di non riuscire a stupire con domande a loro inusuali, ma anche la certezza di riuscire a raccontare con la forza del loro esempio cosa vuol dire scegliere di allenare la mente e non allenare il lamento.
Spiazza, ad esempio, la naturalezza con cui raccontano che essere caregiver significa semplicemente essere genitori. Essere genitori significa prendersi la responsabilità, sempre e comunque. La disabilità di un figlio è un impegno aggiuntivo, una sfida che la vita ti offre e che ti chiede di accogliere.
Francesco e Valentina sono l’esempio di complicità, complementarietà e scelta.
Vi invito ad ascoltare e osservare come, durante il WE TALK, si descrivono nella loro reciproca capacità di starsi accanto.
Un modo che silenziosamente è un’opportunità di crescita e di amore, di forza e ricerca, ricerca anche di modi per affrontare e parlare della disabilità di Tommi.
E proprio per trovare risposte e fare rete attorno al tema della disabilità, è nato nel 2016 il blog Diario di un padre fortunato.
Ma dopo poco, grazie alla loro capacità di cambiare la storia della narrazione della disabilità, Francesco e Valentina si sono trasformati in un punto di riferimento.
I social, infatti, per Francesco sono una grossa opportunità. Non sono né buoni, né cattivi, perché tutto dipende dall’uso che ne viene fatto. E lui ha deciso di usarli per cambiare il modo di parlare di disabilità, eliminando la retorica.
Questo è un passaggio importante, anche e soprattutto, perché chi affronta la sfida della disabilità non vuole essere trattato con retorica.
Su questo punto Francesco è molto assertivo: avere a che fare con una disabilità non ti trasforma nell’ultimo del mondo.
La disabilità comporta certo delle difficoltà, ma non è utile a nessuno né esagerare, né generalizzare.
Saper parlare di disabilità, anche con ironia, ma senza retorica consente di conoscere e comprendere.
La retorica, invece, spesso aiuta più chi parla che chi ascolta.
Francesco, Valentina e Tommi sono l’esempio che nella vita puoi sempre scegliere.
Puoi vivere da sconfitto anche in assenza di problemi, restando passivo e non facendo nulla per cambiare. Oppure puoi trovare la forza nella capacità di analizzare ciò che puoi o non puoi cambiare. E poi puoi fare del tuo meglio per far funzionare quello che può funzionare. Dando il massimo di te, sicuramente qualche cosa otterrai, per certo!
Ad una prima lettura, mi rendo conto che queste possono sembrare parole banali, ma invito, te che leggi questo articolo, a seguire Diario di un padre fortunato e a leggere nei libri di Francesco la sua storia di uomo oltre che di padre.
Francesco ha una storia tutta in salita fin da quando era piccolo. Una di quelle storie che molto spesso motivano, e a volte anche giustificano, i guai di una vita adulta.
Francesco non solo non è finito nei guai, ma ha trovato il modo per fare i conti con la realtà e trovare ciò che la realtà comunque ti regala e nel suo secondo libro scrive:
Quanta gente ha la fortuna in tasca e non la sa riconoscere, si perde in piccolezze e non valorizza l’immenso. Sarà che le cose migliori della vita sono quelle che ormai si danno per scontate. Io spero che prima o poi tutte queste persone passino di qua e vedano quanto siamo felici noi, senza avere un decimo di quello che hanno loro. […]
Siamo felici, siamo amore, siamo vita. Io, te e la mamma siamo ognuno la più profonda soddisfazione degli altri due. E sarà così fino a quando respireremo.
E anche dopo.
Magari non puoi ottenere quello che avevi sognato, ma se guardi bene la vita ti dà tanto altro.
Così capita anche con i figli. Puoi farti un’idea, puoi immaginare mentre li attendi cosa vorresti per loro e per te in quanto genitore, ma poi i figli non sono quello che immaginiamo, sono semplicemente quello che sono!
(Per le foto ringrazio Francesco Cannadoro e Valentina)
Guarda qui sotto il WE TALK con Francesco Cannadoro e mamma Vale, AKA Diario di un padre fortunato – Caregiver: custodi di anima.
MINUTAGGIO
0:00 INIZIO WE TALK
5:00 cosa vuol dire essere caregiver
7:50 la battaglia contro il “drago”
15:00 la funzione spugna
19:40 l’uso dei social
27:00 “la vita fa schifo solo se tu glielo consenti”
34:00 cosa vuol dire lasciar andare i sogni rispetto al figlio immaginato
42:00 perfezione e felicità
45:40 cos’è l’ironia
50:00 il potere della scrittura
56:54 una pagina letta per comprendere