Ho intitolato il WE TALK con Eleonora de Giacometti “Less is More”.
L’ospite del WE TALK di oggi è Eleonora de Giacometti.
Classe 1979, dermopigmentista e docente di dermopigmentazione.
Ho chiesto a Eleonora di partecipare al WE TALK perché, seguendola sui social, ho notato il suo modo particolare di parlare e valorizzare la bellezza.
Che cosa è la dermopigmentazione?
Ho approfittato di questa intervista per comprendere più nel dettaglio che cosa è la dermopigmentazione.
Per Eleonora è prima di tutto passione ed energia.
É una forma di aiuto ed è un ponte tra l’operatore e il/la cliente.
Tecnicamente è simile al tatuaggio, perché si usa un macchinario per introdurre un pigmento specifico sotto pelle. La differenza principale tra tatuaggio e dermopigmentazione è la durata nel tempo.
Il tatuaggio è permanente, la dermopigmentazione, invece, dura per un tempo prestabilito e consente quindi di essere sempre al pari con i cambi di moda e morfologici dei/delle clienti.
Questa è un’aggiunta tecnica che ho chiesto a lato dell’intervista e inserisco per chiarezza. Per approfondire questi argomenti, puoi seguire Eleonora sul profilo Instagram e andare a leggere di più nel suo sito.
Qual è il valore portante per Eleonora?
Non a caso il primo valore che cita Eleonora, come pilastro della sua professione, è la responsabilità che lei declina nell’abilità di mettere al centro il cliente.
Inoltre durante il WE TALK, Eleonora ci parla di come per lei è essenziale concentrasi sul bisogno del cliente e mai sul proprio ego.
Per Eleonora la dermopigmentazione, non solo valorizza la bellezza individuale, concetto che fra poco approfondiremo, ma alcune volte accompagna il/la cliente a riscoprire e ritrovare la naturale bellezza a seguito di patologie o esiti cicatriziali.
Tutto parte dal desiderio del cliente, ma passa attraverso la responsabilità che diventa guida rispettosa per comprendere ciò che è fattibile o non fattibile, sostenibile o non sostenibile.
Non sempre si può dire di sì a un desiderio. Il NO è una tutela per il cliente, non una causa di delusione.
La bellezza è soggettiva e passa attraverso un sentimento di accoglienza. Per essere più belli non è sempre utile aggiungere, quanto invece comprendere come valorizzare i naturali punti di forza e di unicità.
Una cosa che spesso dimentichiamo è che quelli che pensiamo essere punti di fragilità, imperfezioni, contestualizzati possono diventare punti di forza e valorizzazioni. Questo non è valido solo per ciò che è all’occhio visibile, ma riguarda anche l’intimo.
Sicuramente il nemico numero uno di Eleonora, ascoltandola, è l’omologazione.
Per Eleonora il suo lavoro è ormai una zona di totale comfort, anche se c’è una parte ancora sfidante. Questo accade quando viene scelta da persone che non sono allineate con il suo sentire, ma che la scelgono per passaparola e arrivano da lei proponendo appunto stereotipi di bellezza.
Amore a prima vista o lungo corteggiamenti?
Eleonora si è innamorata del suo lavoro quando a 18 anni, in un momento storico in cui ad occuparsi di dermopigmentazione erano veramente pochissimi.
Da cliente ha scoperto cosa la dermopigmentazione già allora poteva fare, scoprendo che impatto potente a livello psicologico questo trattamento potesse avere.
Scherzando Eleonora ci racconta che se non avesse fatto la dermopigmentista avrebbe fatto o la Psicologa o l’Architetto o la stilista. A ben guardare ci sono degli elementi comuni in queste professioni.
Quindi da un lato Eleonora ci racconta di un amore a prima vista per il suo lavoro, a cui è seguito un corteggiamento costante in una danza di allenamento che le ha forgiato il carattere.
L’ospite di questo WE TALK ci parla di una propensione alla riservatezza: non ama essere al centro dell’attenzione, è ermetica, non rifugge mai la sfida migliorativa e alimenta la sua missione di aiuto.
Tutto questo accade in un contesto di riservatezza, nell’intimità del rapporto che si crea in cabina tra lei e i suoi clienti.
Mi viene in mente mentre scrivo la frase di Gino Bartali: “Il bene si fa, ma non si dice. E certe medaglie si appendono all’anima, non alla giacca”.
Questo ogni tanto andrebbe ricordato, soprattutto in un mondo dove si tende a raccontare tutto e anche troppo sui social, in una rincorsa alla visibilità.
E poi tra un concetto e l’altro durante il WE TALK ci troviamo a parlare di condivisione. Per Eleonora questa dimensione si esprime quando veste i panni della docente nei suoi corsi. Qui avviene tutto in modo fluido e le esperienze si fondono, perché si crea connessione e rispetto, in uno scambio continuo di esperienza e vita.
Questo passaggio mi porta a fare con te che stai leggendo una riflessione su quanto spesso ci dimentichiamo che meno esperienza non vuol dire meno valore.
Chi ha ispirato Eleonora?
Le persone che hanno ispirato Eleonora, non l’hanno ispirata solo dal punto di vista professionale, ma sono persone per cui lei stessa nutre grande stima personale.
Prima fra tutte Anna Maria Finelli che è stata la sua prima insegnante, e poi quelli che ancora oggi Eleonora considera i due punti di riferimento indiscussi nel mondo della dermopigmentazione: Tony Belfatto ed Ennio Orsini.
É così che Eleonora ogni giorno cerca il modo di essere la persona che lascia un segno, anche in senso metaforico, nella vita delle persone, perché diventa quel ponte tra il prima e il dopo, nella ricerca dell’assoluta e personale valorizzazione della bellezza.
Il lamento che posto ha nella vita di Eleonora?
A questo riguardo scopro che c’è sempre stata una tendenza familiare al lamento.
Frasi come “tutto a me” e “non ce la faccio” hanno fatto a lungo parte del lessico emotivo di Eleonora, ma grazie a un lavoro di crescita personale e al lavoro che ha scelto e che a lungo l’ha fatta sentire in trincea ha deciso di trasformare il lamento.
L’ha accolto nella propria vita come accoglie i problemi, perché quelli ci saranno sempre. Si tratta solo di accogliere, guardare cosa c’è e si può fare e allenare la mente al pari di qualunque altro muscolo.
(Crediti fotografici Gianluca Saragò)
Guarda qui sotto il WE TALK con Eleonora de Giacometti dal titolo “Less is More”.
MINUTAGGIO
0:00 inizio WETALK
1:17 cosa è la dermopigmentazione
3:00 responsabilità come valore
6:00 lavorare nella e per la bellezza
9:40 parliamo di sfide
13:20 amore a prima vista o conquista
16:50 cosa vuol dire condividere
20:46 competizione femminile
26:40 maestri e ispirazione
32:00 successo
35:00 lamento e allenare la mente