Ho intitolato il WE TALK con Francesco Fagnani “Allenati ad essere felice”.
Francesco, classe 1987, è un eclettico dottore in Dietistica e nutrizionista sportivo.
E’ un punto di riferimento per molti atleti e squadre sportive.
É un atleta a sua volta. Ama le maratone e l’endurance.
Per conoscere meglio Francesco, gli chiedo di descriversi attraverso un piatto o un alimento e scopro che si identifica nella crostata.
Francesco sceglie un dolce, perchè nella sua pratica professionale ha inserito il dolce come recovery meal alla fine dell’allenamento.
É proprio in questo momento che il dolce non deve fare paura, ma può essere vissuto come un premio che aiuta anche il recupero.
É questo l’approccio che ama usare con i pazienti: serenità, flessibilità e regole.
Passiamo a parlare di sport e di cosa lo sport ha insegnato al dottor Fagnani.
Seppur si è cimentato in molte gare e maratone, Francesco svela di non sentirsi atleta, ma piuttosto una persona che si diverte correndo.
La corsa gli ha insegnato a essere riflessivo e a saper aspettare, ma soprattutto a “saper stare”, anche quando si prevede la fatica.
È infatti semplice quando va tutto bene, ma quando la vita diventa faticosa le cose sono più complesse. Così nella vita e così nello sport.
Lo “stare nel qui e ora” è una skill da allenare.
Come da allenare è anche la felicità. Non a caso uno dei libri scritti da Francesco si intitola “Allenati ad essere felice”.
La felicità per Francesco è un modo, non è una condizione. E questo vale anche nella sua professione dove non è immediato abbinare la parola felicità a dieta.
Durante il WE TALK il dottor Fagnani ci racconta che la dieta non esiste. Non esiste la privazione e la costrizione.
La dieta non può, e non deve essere, qualcosa di folle che si fa per un periodo limitato per raggiungere un obiettivo. La dieta è l’acquisizione di abitudini che si fanno proprie, attraverso consapevolezza e flessibilità.
Nell’immaginario di Francesco, il nutrizionista dovrebbe, con il tempo, diventare inutile.
Si lavora per la libertà del paziente. La serenità con cui una persona arriva ad approcciare il cibo è un aspetto che permea tutti gli ambiti fisici e mentali. Per questo può essere molto utile la collaborazione tra professionisti differenti.
Mi piace l’approccio che Francesco Fagnani sintetizza durante il WE TALK. Anche io, come Psicoterapeuta e Mental coach, ritengo fondamentale lavorare per rendere indipendenti le persone e mi piace inoltre collaborare con professionisti a me complementari.
A volte può capitare anche di avere paura: paura di non farcela o paura della fatica e così mi ritrovo a indagare come Francesco gestisce le paure.
Scopriamo così che la strategia che usa Francesco è legata all’abilità di spostare l’attenzione dalla fatica e dalla paura ai momenti positivi.
Ad esempio, in gara non pensa alla fatica che sta facendo, ma pensa all’arrivo, o pensa a una gara andata bene o a un allenamento fatto in compagnia.
Si può sempre scegliere su cosa concentrarsi e questa scelta aumenta la consapevolezza personale!
Ci si può concentrare sulle sensazioni di fatica che ci sono sempre, perché altrimenti vuol dire che non ci stiamo allenando ma riposando. Oppure si può scegliere di visualizzare ciò che non hai ancora raggiunto e farsi guidare da quell’immagine.
E riflessione dopo riflessione, ci troviamo a parlare del dialogo interno che caratterizza i pazienti che si affidano a Francesco.
Concordiamo sul fatto che la differenza la fa proprio l’approccio. In nutrizione non dovresti mai sentire di subire delle regole per raggiungere un obiettivo, ma avere la consapevolezza che sono abitudini che vuoi acquisire per stare bene.
Il dimagrimento è semplice conseguenza.
Lungo la strada ci possono anche essere degli insuccessi ed è proprio qui che diventa inutile colpevolizzarsi, perché nel percorso può accadere.
L’errore deve diventare il momento per abbandonare dinamiche scorrette. E’ importante evitare di cercare le cause all’esterno, acquisire consapevolezza rispetto alle decisioni prese e ricordare sempre che le strade brevi non portano da nessuna parte.
Immancabile a questo punto del WE TALK, la mia domanda sulla capacità di allenare la mente e non il lamento.
Francesco usa il lamento per migliorare. E ha notato come i suoi pazienti spesso vogliono smettere di lamentarsi, ma chiedono strade veloci e illusorie.
É qui che deve intervenire il professionista e deve guidare un passo alla volta, per esempio nel far comprendere come il movimento quotidiano è fondamentale. La parte del leone la fa il regime alimentare fatto di accortezze flessibili che vanno mantenute. E lo sport non serve per dimagrire, ma è il lubrificante perfetto per l’ingranaggio della felicità.
In chiusura del WE TALK porto Francesco in un immaginario incontro con i suoi pazienti passati, presenti e futuri e scopro che la cosa più bella che vorrebbe sentirsi dire è “Francesco sei riuscito a diventare inutile”. Per il doc Fagnani questa sarebbe la più grande soddisfazione perché vorrebbe dire che, dal punto di vista alimentare, li ha resi liberi.
Chiudo questa chiacchierata e questo articolo ricordando l’invito che Francesco ci fa:
ALLENIAMOCI TUTTI A ESSERE FELICI
(Per le foto ringrazio Francesco Fagnani)
Guarda qui sotto il WE TALK con Francesco Fagnani – Allenati ad essere felice.
MINUTAGGIO
0:00 INIZIO WE TALK
1:16 Francesco, descriviti attraverso un piatto
3:32 Lo sport come insegnamento
6:11 Il libro di Francesco Fagnani “Allenati ad essere felice”
13:38 La paura è l’ostacolo principale. Come affrontarla e cosa dirsi.
18:40 Dialogo interno dei pazienti
23:37 Parliamo di lamento
27:45 Il circolo virtuoso tra sport e alimentazione
32:00 Viaggio nel tempo